giovedì 7 aprile 2011

Lettera di un collega direttore ed amico di Panni


Corrado Germinario direttore del settimanale
 "IL FATTO" di Molfetta e Bisceglie


Carissimo Direttore, come ben sai sono ormai innamorato di Panni e non solo per questioni di cuore che mi legano ad una sua figlia. Ho scoperto questo paradiso nel dicembre del 2009 e ormai lo considero il mio paradiso. Un posto che porto nel cuore alla pari della mia cara Molfetta. I profumi del paesello, la cordialità della gente, la sincera amicizia di tante persone che ho avuto l'onore di conoscere, sono ormai parte integrante della mia vita. Non passa giorno che non pensi al "castello", alla "taverna" o alla "Madonna del Bosco".
Non passa giorno che non mi vengano alla mente i colori del paesaggio, l'odore di legna che arde nelle stufe e la semplicità di coloro che ti invitano in casa per offrirti qualcosa. Ti confesso che non pensavo potesse esistere oggi un posto del genere. Sono un assiduo lettore del tuo sito internet e del tuo giornale e ti ammiro per l'impegno e la dedizione con cui porti avanti la tua missione. Si, perchè di fronte a tanto disinteressato lavoro solo di "missione", nel senso più puro del termine, si può parlare.
Ho seguito con interesse lo scambio di opinioni con il sindaco di Panni e, da osservatore esterno, non posso che dire che si è trattato di un vero e proprio esempio di democrazia partecipata: merito tuo che hai aperto il dibattito e del sindaco che non si è certo sottratto dal dare risposte. Al di là di chi possa avere ragione o torto, sono convinto che in tanti dovrebbero prendere esempio da chi, senza paura di nascondersi, ci ha messo la faccia anche a rischio di risultare antipatico.
Bravo quindi a te caro Direttore e al Sindaco: nella diversità di opinioni si concretizza l'intelligenza dell'uomo. In bocca al lupo quindi per il futuro e, per quanto potrà esserti utile, conta pure su di me.
Un abbraccio e, con il cuore, Viva Panni.
Corrado Germinario
Molfetta
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Ti ringrazio vivamente,caro Corrado,per avermi dato licenza di pubblicare questa tua lettera, sul blog e, qualora decida anche sul giornale cartaceo che sto allestendo.
Il punto della situazione è uno solo: la maggioranza del Consiglio Comunale di Panni con delibere della seduta del 29.11.2010, ha deciso la dismissione delle quote sociali della "Pan s.r.l." (delibera n. 39) ,mettendo in vendita,addirittura,la intera struttura della RSSA "Maria Stella" di Panni (delibera n. 37), e,visto che le decisioni spettano agli amministratori locali,per noi
no comment.
Quello che ci stiamo sforzando di capire,caro Corrado,è la "dopo cessione" da parte della pubblica amministrazione che cosa avverrà di quella struttura?
Dal pubblico si passerà al privato:come...quando e perchè?

Il tutto deriva dalla legge finanziaria 2008 che recita testualmente così:

L’art. 3, comma 27°, della legge n. 244 del 2007 (Finanziaria 2008), rubricato come Limiti alla costituzione e alla partecipazione in sacietà delle amministrazioni pubbliche, così prevede:



“...Al fine di tutelare la concorrenza e il mercato, le amministrazioni di cui all’articolo 1. comma 2. del decreto legislativo 30 marzo 2001. n. 165, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, nè assumere o mantenere direttamente [o indirettamente] partecipazioni, anche di minoranza, in tali società. E’ sempre ammessa la costituzione di società che producono servizi di interesse generale e che forniscono servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all’articolo 3, comma 25, del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e l’assunzione di partecipazioni in tali società da parte delle amministrazioni di cui all’articolo I. comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nell’ambito dei rispettivi livelli di competenza".

 Proseguendo nella lettura,e,soprattutto, leggendo bene, la stessa legge finanziaria 2008 è vero che vieta ai comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti di partecipare a società private,com'è tutt'ora oggi a Panni,ma,dice,anche, a pag. 5, che gli stessi comuni che ritengono "essenziali" alcuni servizi come l'igiene pubblica,il trasporto pubblico locale,l'illuminazione pubblica,servizi cimiteriali,mercati pubblici,servizi scuola-bus,pubbliche affissione...(tutti servizi che il comune espleta in seno alla soc. Pan s.r.l. da sempre ed ancora oggi) la stessa legge dice testualmente che:

"SONO SERVIZI ESCLUSI DALL'OBBLIGO DI DISMISSIONI E DAL DIVIETO DI COSTITUZIONE.
Casi nei quali la stessa previsione normativa ammette il mantenimento della partecipazione o la costituzione di una nuova società."

Il comune di Panni ha adottato lo svincolo della sua partecipazione  tramite la "Pan unipersonale" (socio unico il sindaco) e lo scioglimento della "Pan s.r.l." con la dismissione di quote pari ad un importo di €. 332.564,00 e la vendita della intera struttura per un importo pari a 1.600.000,00 euro.
Il che a noi cittadini,residenti e non, spetta l'obbligo di ossequiare tali decisioni,punto e basta,ma ti sembra che chiedere spiegazioni per tutto questo sia chiedere qualcosa di osceno e,tra le altre cose, non rientri nei diritti del cittadino di essere informato?
Ma,nonostante una relazione al comune del sindaco in data 31 marzo,due comizi pubblici fatti in piazza ed un altro che si terrà domenica prossima....

NULLA DI TUTTO CIO' E' STATO CHIARITO DAL SINDACO...O DA UN SUO RAPPRESENTANTE...se un tecnico...meglio ancora.

Allora,visto che ho delle proprietà in quel MERAVIGLIOSO paese credo che sia mio dovere ed accortezza tutelarle.Oppure per il fatto che non risieda in loco ne sono escluso a priori? Sul tema "residenti e frustier" ,in termini fiscali,farò un apposito approfondimento in seguito il cui risultato è certo: il "frustier" che ha proprietà a Panni paga più tasse di un residente,pertanto i residenti dovrebbero pregare la Venerata nostra Madonna del bosco ,con in testa il Parroco P. Antonio,affinchè sempre più "Frustier" acquisiscono proprietà nel paese. Prova ad immaginare se,un giorno,tutti noi "Frustier" vendessimo le nostre proprietà ai residenti che sfracello finanziario apporteremmo al paese....chi pagherà più l'I.C.I.,con l'aumento di 1/3 come noi,oltre a pagare le stesse e identiche tasse dei residenti?
Quindi,cari Paisà...l'appello che faccio è:
VULIMECE BEN e CHE LA MARONN RE LU VOSC C'IACCUMPAGNE...SEMP.
Ricambio l'abbraccio,caro Corrado e grazie per la tua disponibilità ma il tuo contributo al paese lo dai già,sposandoti una delle più belle ragazze di pura razza pannese.

Il direttore " nu Frustier pannese".

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