mercoledì 2 marzo 2011

Ancora un altro militare morto in Afghanistan

 Il tenente Massimo Ranzani, 37 anni, originario di Ferrara, appartenente al quinto reggimento alpini di stanza a Vipiteno, è morto e altri quattro soldati sono rimasti feriti gravemente nell'ovest dell'Afghanistan a seguito dell'esplosione di una bomba.

E' la 36.ma vittima della spedizione italiana in Afganistan per "LA PACE" nel mondo.

L'Art. 11 della Costituzione Italiana recita testualmente così:

...ma loro non la pensano così...


Qualche "malalenga" vede in questa foto una grande similitudine ad eventi del passato...ma non troppo passato. Io non concordo in quanto non si vedono ne baschi e ne camicie nere indosso ai due paladini tutori della pace nel mondo.

Quelli erano altri tempi...oggi le camicie nere sono capi di vestiario di prima scelta e fanno molto "scick" nella moda italiana e i baschi li usano solo i militari,quindi una similitudine che "nunc'iaccocchia proprie"...o no?


Noi,però, non vogliamo far politica,che Dio ce ne guardi e liberi,intendiamo solo dare al capitano Ranzani tutta la nostra solidarietà e fraterna stima per aver svolto il suo dovere di soldato fino in fondo,sacrificando la sua giovane vita come suoi tanti commilitoni che,spesso, pur non capendo o non condividendo le  azioni che svolgono, mettono comunque a repentaglio la propria vita sol perchè hanno giurato fedeltà alla Patria e per quel giuramento sono disposti alla morte.
Questo è la linea nobile su cui poggia la politica mondiale che di nobile,molto spesso,non ha alcun scopo ma sono ben altri gli intendimenti perseguiti ed ottenuti per il tramite di quella linea nobile usata solo quale mezzo e strumento.
36 giovani italiani hanno tenuto tesa quella nobile linea con la propria vita e noi italiani ne siamo fieri ed orgogliosi ma,nel contempo, ne piangiamo la scomparsa.
Il direttore

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