lunedì 25 luglio 2011

PAESE CHE VAI...CHIESA CHE TROVI

E' una constatazione la mia supportata da fatti ed episodi accaduti e che accadono giornalmente nella nostra Chiesa Cattolica,in generale, durante le varie funzioni religiose nonchè quotidiane come la Santa Messa.
Ebbene ritornando alla processione notturna del 22 luglio a Panni, in memoria della grazia concessaci dalla nostra Madonna del Bosco per il terremoto del 1930,come nel precedente post pubblicato,al termine della processione e al rientro della Madonna in Chiesa,c'è sata la Santa Messa e così come tradizione vuole. Io, Antonio Mauriello e il prof. Giovanni Liscio,decidemmo,invece,di fare una passeggiata al casatello e,l'episodio che vado ad riferire,mi è stato annotato, non essendo testimone oculare,da gente che aveva assistito alla Santa Messa. Alla processione, su per giù, aveva partecipato una sessantina di fedeli, alla Messa, meno una diecina di infedeli,quali noi tre,erano presenti, su per giù, una cinquantina di fedeli. Letto la Bibbia, letto il Vangelo il parroco P. Antonio Saraceno esordì nell'omelia con queste parole:"L'omelia non la tengo in quanto è talmente scarsa la presenza di fedeli in Chiesa che seguono la Messa che mi sembra inutile tenerla."
Si sedette in un minuto di raccoglimento e poi continuò la Santa Messa.
Ora,non è che si vuole sparare addosso al prete, ma è nostro intendimento cercare modi e maniere affinchè si trovi la giusta misura per una buona e pacifica,convivenza,specialemte in un piccolo paese come il nostro. Sappiamo tutti che durante le Messe quotidiane,mattinali e serali,è data al celebrante sacerdote la facoltà di fare o meno l'omelia dopo la lettura dei Vangeli,così come la sera del 22 luglio,ma non è assolutamente data a nessun celebrante la Santa Messa,Papa compreso,di "motivare" la motivazione della mancata omelia e,assurdo ed icredibile,per insufficienza numerica di fedeli in ascolto.
L'omelia la fa o non la fa la decide il celebrante senza darne motivazione "uffciale" in Chiesa,offendendo in tal modo soprattutto quelli che,secondo la sua conta,erano scarsi di numero per ascoltare la Parola del Signore...eppure Gesù disse: "Quando due o tre si riuniscono per pregare nel mio nome io sarò in mezzo a loro" e parlava di due o tre e non di 30 o di 300...
Sappiamo tutti che quando P. Antonio celebra la Messa e guarda la platea non guarda la gente ma conta le persone che sono presenti e si fa la sua brava contabilità.
Tante le motivazioni e le cuase e le concause che certamente il buon Parroco trova per queste situazioni ma ce n'è una che evidentemente gli sfugge e che non vede o non vuol vedere o fa finta di non vedere che,alla fine,si risolve ponendosi una semplice domanda:
"Ma perchè la Chiesa è semivuota".
Io faccio il giornale grazie alla solidarietà della gente pannese che mi consente di sopportare le conseguenziali ed ovvie spese per stamparlo e spedirlo in tutto il mondo ma se arriva un giorno che questa solidarietà,che significa condivisione e unione d'intenti per uno scopo comune,venisse a mancare,con tutto l'amore e l'affetto che restano sempre in me,dovrei dire:Addio Castello! 
Facile come bere un bicchiere d'acqua!
Le campane "aggrediscono",nel vero senso della parola,i compaesani,fedeli ed infedeli,a cominciare dalle ore 7,00 della mattina sino alle ore 19,00 della sera,io che ci abito sotto la Chiesa sono un testimone-rintronato indiscusso,per l'annuncio della Santa Messa delle ore 19,00 le campane iniziano a suonare l'appello sin dalle ore 17,00 per tre o quattro volte...manco in Vaticano tanto scampanio, e se dopo tanto scampanio a raccolta in Chiesa se ne presentano tanti che,addirittura, il celebrante non ritiene degni e in numero insufficiente da fare l'omelia...bèh...credo che il fulcro della questione debba essere cercata dal buon Parroco P. Antonio e farsene un serio esame di coscienza...e sono certo che il Buon Gesù gli direbbe che le sue parole non vanno interpretate con il giudizio fallace dell'uomo ma vanno dette e ripetute così come Lui le ha dette a tutta la Chiesa e,soprattutto,se a tre o a trecento non ha nessuna imporanza.
Questo è quanto...dal mio punto di vista e...per il momento.
Il direttore
P.S. Mi sbaglio? Resto in ansiosa attesa di un contraddittorio. 

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo direttore, il contraddittorio arriva puntuale dalla Germania!
Come ben sai, sono stata un'assidua frequentatrice della Chiesa, quindi parlo quasi da "insider".
Ho frequentato quotidianamente la Messa per anni, insieme a quelle dieci persone che probabilmente erano presenti anche la sera della processione e sinceramente posso ben capire la frustrazione di Padre Antonio nel vedere che, sebbene fosse una giornata speciale da dedicare alla Madonna, gli unici ad ascoltare la parola di Dio fossero coloro i quali lo fanno in inverno e in estate, da sempre, ogni giorno e che quell'omelia l'hanno ascoltata innumerevoli volte! Io da anni non partecipo piú alle processioni, perché sinceramente correre dietro ad una statua per chiacchierare con chi mi sta intorno e guardare come sono vestiti gli altri, non mi sembra il modo migliore per onorare la Madonna. Piuttosto ascoltare una bella Messa (con o senza predica) e riflettere sulla Parola del Signore!
Che poi ad ognuno debba essere lasciata la libertá di frequentare o meno le funzioni religiose, é fuori discussione! Spero di aver fornito un contributo di riflessione utile.
Un cordiale saluto a tutti e un'ultima annotazione: pagherei per far scandire il ritmo della mia giornata dal suono delle campane! Angela Rainone

IL CASTELLO ha detto...

Pur tenendo in alta considerazione il tuo contraddittorio,mia cara Angela,restano semplicemente cose e comportamenti da "uomini" ma il mio riferimento è diretto ad un uomo di chiesa che deve assolvere ad una sola missione:SERVIRE DIO E SPARGERE LA SUA VOCE NEL MONDO...ai pochi o ai tantissimi,non ha importanza.
Frustrazione? Dici tu?
Indicami una persona,una sola,che non abbia sofferto delle
frustrazione nella sua vita...un SOLA.Non essendo e non volendo essere cattivo,rivolgendomi alle intelligenze dei lettori e alla loro memoria,nel 1995,anno in cui P. Antonio fu nominato Parroco di Panni,proveniva da una esperienza in altro paese limitrofo al nostro,che dire frustrante è dire poco. A lui e a lui soltanto valutare se queste frustrazioni sono pari a quelle del suo passato e decidere di conseguenza...ma sull'atare ogni umana considerazione cade di fronte alla parola di Dio,compito affidato a gente che,per libera scelta,dedica la sua vita per annunciare la parola di Dio e,spesso,ce la rimette la propria vita...altro che frustrazioni e umane miserie.
Ti ringrazio per il tuo contributo alla discussione e ti invio un paterno abbraccio.

Anonimo ha detto...

Caro direttore, nel tuo post c'è una piccola imprecisione: non si fa una processione "in memoria" di una grazia concessa. La processione è un momento di preghiera che culmina nella santa messa. Partecipare ad una processione senza il giusto spirito di ringraziamento e di preghiera (e senza messa) non ha senso, peggio ancora se si chiacchiera e magari ci si scatta anche una foto ricordo! Poi, finita la "passeggiata" si va al castello a farne un'altra. Questa, secondo te, è devozione alla Madonna? (non mi riferisco a nessuno in particolare, è un discorso generale). La popolazione si lamenta se viene spostato l'orario di una processione, perchè si perde la "tradizione". E' bello rispettare le tradizioni, per carità, però, purtroppo per molti la tradizione è sterile, non sfocia in un momento di preghiera, e questo P. Antonio lo sa, infatti a "passeggiare" siamo in molti, a pregare siamo in pochi. Quella di P. Antonio è stata una provocazione che non deve essere presa come motivo di offesa per i presenti. Anzi, è l'atteggiamento degli "assenti" che offende Dio e la Madonna. Per favore, non giriamo la frittata!

Anonimo ha detto...

Padre Antonio rispetta la libertà degli altri, sicuramente soffre nel vedere persone "perdute" perchè la fede che lui ha ce la possiamo solo sognare, però li rispetta, quello che gli dà fastidio è l'ipocrisia. Io condivido pienamente la sua decisione e non mi sento per niente offeso, P. Antonio diffonde continuamente la Parola di Dio, tra incontri infrasettimanali, messe, ecc. Lo stesso Padre Pio rimproverava pesantemente i fedeli. Smettiamola di essere legati alle futilità, ma iniziamo una buona volta a pensare alle "cose serie", e... FINIAMOLA DI UTILIZZARE INTERNET PRINCIPALMENTE PER CREARE DISCORDIE!!!

Anonimo ha detto...

Din don... din don...
Mi sbaglio o fino a qualche anno fa, quando le campane non suonavano perchè erano guaste (ricordate?) non vedevamo l'ora (tutti!) che venissero riparate perchè le giornate di festa (e non solo) non erano più le stesse senza il loro meraviglioso suono? Adesso danno fastidio? Mi sono perso qualcosa?
Mah, a capirci...
Din don... din don...

Anonimo ha detto...

scomodare Padre Pio per avvicinarlo alla figura di Padre Antonio mi sembra davvero pura blasfemia ma, ancor di più, quello che fa male è vedere dei cristiani che non si presentano con il loro "sì" e con il loro "no" come diceva Gesù Cristo, ma come sepolcri imbiancati.. Il direttore sarà disgustato per i commenti "ANONIMI". Dunque, ANONIMO anch'io.

IL CASTELLO ha detto...

Infatti,con tutto il rispetto per la loro Fede,agli anonimi non do risposta alcuna perchè si contraddicono quando parlano di rispetto,degli altri,ma loro il rispetto,così agendo,sembra che non sanno manco cosa sia.
Allora niente rispetto...niente dialogo.

RAFFAELA COLANNINO ha detto...

IO SONO SEMPRE PIU' CONVINTA CHE LA CHIESA E I SACERDOTI SIANO LE UNICHE COSE CHE ALLONTANANO REALMENTE L'UOMO DA DIO.
COLORO CHE DECIDONO DI DIVENTARE SACERDOTI DOVREBBERO TRASCORRERE UN BEL PO DI ANNI IN MEZZO AI SOFFERENTI,AI MALATI,AGLIABBANDONATI,AI CARCERATI,AI POVERI PER ALLENARSI A DONARE AMORE PERCHE' DIO E' SOLO AMORE,ALTRO CHE CHIUDERSI NEI CONVENTI

CIAO DIRETTORE BUON LAVORO
DOTT.SA RAFFAELA COLANNINO