venerdì 6 maggio 2011

Redazionali...varie.

 Che il giornale, finalmente, cominci a giungere a destinazione, dopo più di una settimana di “fermo postale”, si vede e, soprattutto, si sente dai commenti e, anche, da telefonate varie al mio domicilio o al mio cellulare. Tutte sono per complimenti ed elogi per il lavoro fatto ma qualcuna di queste sono finalizzate ad “errata corrige” di articoli o altro che, in un modo o in un altro non sono corrispondenti alla realtà. Un primo indizio lo abbiamo avuto con
l'articolo del prof. Leonardo De Luca già trattato in questo blog e brillantemente risolto, leggasi i commenti al post pubblicato in questi giorni per rendersene conto, tanto che da questo fortuito malinteso è scaturita una reciproca stima tra lo scrivente e il prof. Giuseppe Donatacci, autore del libro “Dalla ninna nanna alla conta” ,anche se, per il momento, soltanto per scambio di email, ma certamente avremo il piacere di approfondirla di persona al più presto perché il prof. Donatacci intende omaggiarmi di una copia del suo libro.
Tutto è bene ciò che finisce bene!
Non può che essere così quando alla base di azioni, atti e comportamenti vi è una linea retta sostenuta dalla “buona fede”, non può che portare a finir bene anche in quei casi di errori in cui noi umani, non perfetti, spesso, incorriamo e in quanto tali “l’errare umanum est”, perseverare nell’errore,invece, “terribilis est”.
   
In questo ultimo numero del giornale di errori, grazie a Dio, ce ne sono tanti e in abbondanza ma sostenuto sempre e costantemente dalla buona fede, posso tranquillamente sostenere davanti a Dio e a tutti voi cari lettori che “vi avevo avvertito” sin dal nr di ottobre 2009, ricordate “Addio o Arrivederci?” in ultima pagina in cui paventavo difficoltà di varia natura, l’età, la salute, la stanchezza psico-fisica ed altro che avrebbero potuto compromettere il lavoro editriale, ma, e ve ne sarò grato in eterno, si levò un coro univoco da tutto il mondo pannese a difesa e sostegno acché continuassi tale impegno. Ed eccomi ancora qua a far voce a tutti voi, ma quando questa voce, che urla da 15 anni ormai, prende qualche “stecca” è nella normalità della vita quotidiana del presente, con le nostre attuali potenzialità ed energie e non di certo da quando iniziammo questo lavoro 15 anni fa; 15 anni in meno ero nel mio apice psico-fisico e voi tutti ne siete stati testimoni. Oggi e continuando ancora fino a quando non si sa, la situazione è così, prendere o lasciare. Queste mie sono delle considerazioni generali, non personali piagnistei per la mia persona. Questi "incidenti editoriali", purtroppo, mi rattristano comunque per il fatto che in questi errori rientrano cose o persone care e stimate, da me stesso per primo e, certamente, da tutti i pannesi che, in modo o in un altro, hanno avuto o hanno ancor’ora conoscenza diretta della realtà delle cose e delle persone di cui si trattasi.

Detto ciò e restando nella certezza che il coro univoco è e resta quello intonato su “…Piè ma andò piens, so cose ca puonn capetà a tutte sop a sta faccia re sta terra…VAI AVANTI!” Ok…thank you, mercì, grazie per la comprensione ma ciò non toglie che quanto devesi…devesi…ed io devo


Santina Larocca ved. Lapolla
 per debito morale dar conto dei miei errori.
A pag. 9 del giornale, “Lutti e Memorie” ho fortemente voluto pubblicare una poesia scritta dal nostro terp Donato De Michele da Torino in memoria della cara e compianta Santina Gesualdi in Lapolla scomparsa da pochi mesi in USA, amata moglie di un nostro altrettanto stimato compaesano Generoso Lapolla (re Furliane) da tanti anni emigrati negli USA e sempre nostri affezionati lettori. Purtroppo, è il caso di dire, quando il diavolo ci mette lo zampino…Infatti, il nostro sempre terp, Donato mi onora ed riempie di tanti suoi prodotti letterari e, nel caso occorso, è capitato che le poesie dedicate alle “Santine” erano due così come le persone a cui sono state dedicate, una a Santina Gesualdi Lapolla, di cui stiamo parlando, e l’altra a Santina Larocca ved. Lapolla, ex titolare della macelleria omonima in Corso Vittorio Emanuele in Panni, ancora oggi, grazie al Signore, viva e dinamica donna pannese colta appunto dal poeta Donato nelle sue tante virtù di donna pannese che si leggono, appunto, nella poesia pubblicata sul giornale con la foto, invece, della cara Santina deceduta prematuramente alla  cui memoria il poeta ha dedicato la poesia sotto riportata.

 
Generoso e Santina Lapolla

A Santina

Del tuo equilibrio
è carente il mondo
ma fa pendant
alla tua bellezza.

Mamma sei stata
per i tuoi fratelli,
chè zi Annantonia,
impegnata nei duri lavori.


La guerra annienta
un valido papà e marito
e, tu, hai tenuto in piedi
il gruppo di famiglia.

                                            Vivi e respiri
                                           l’aria di un beautiful
                                          e premiata sei stata
                                            dal magnifico ruolo espresso.

 Quanti giovani...
ti han fatto la corte
ma tu, come al solito,
hai scelto il meglio.

 Anche a Panni
nel periodo estivo,
sovente compare
la coppia feeling dell’universo.

Mai uno sgarbo...
 nelle tue parole,
ma quanta serenità
nel modo di essere.

Donna positiva
sotto ogni aspetto,
 c’è solo da inchinarsi
alla Loren di Panni.

Anche di sera
devo dirti buon dì,
 chè la tua beltà
appare di colore solare.

Nulla donato
 ma tutto meritato
e come una stella splende in Cielo,
tu degnamente sulla Terra.

Donato De Michele
 from Panni
O.N.A.S 1648/DM

Auguri agli sposi


A pag. 3 "Matrimoni“l’unico pubblicato è quello della coppia De Cotiis Cinzia e Mormiro Massimiliano e, fin quì tutto ok, soltanto che la foto a corredo pubblicata si riferisce …fratello e sorella De Cotiis e non allo sposo Massimiliano.Questa a fianco è la foto degli sposi...s.e.o., presa,come l'altra,in Facebook. AUGURI!
In quanto a refusi di stampa quanti ne volete! Esempio: nella prima pagina sotto in rosso volevo dire, in dialetto pannese: „ Tè…ma vira a quidd. Ma nunn’é cumbà Peppin cu la Cummara Giuseppina…“ invece è venuta quella TZ e poi Z…ed altri ancora. Nel portare i file in tipografia da Windows a Machintosc…capita.
Il mio amico d’infanzia,il cav. Bruno Veggia da Bari, esclamerebbe in tal modo: “Sono tutte coincidenze coincidentate…mbà Piè nun te pigliànne velen“, pertanto chiedendo scusa a coloro che sono stati oggetti di miei errori editoriali, li conforti il sapere che sono persone stimate ed apprezzate nel mondo pannese…errori o non errori editoriali o mentali a parte.
Il direttore

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