Nei post precedenti riguardanti l'oggetto di cui si discute ancora oggi, nei commenti, espressi la mia personale riluttanza a trattare dell'argomento "comizi " svoltisi a Panni nei giorni scorsi non perchè reputassi la materia di scarsa importanza bensì per la completa disinformazione sui contenuti degli stessi in quanto non testimone degli stessi e, quindi, ne avevo dato solo l'annuncio di un solo comizio, invece, subito dopo, mi informarono di due comizi svoltisi in due serate consecutive.
Meglio tacere che dare false informazioni è etica professionale primaria per un giornalista.
Da Panni ricevetti una mail sull'argomento da una persona a me ben nota ed apprezzata, di cui sono garante della sua identità, e pubblicai su questo blog. Sabato 15 maggio a Panni sono stato contattato dal compaesano Antonio Cocciardi ( re Panares...il soprannome per noi pannesi è la vera nostra identità) che mi consegnò due fogli scritti da lui stesso per la pubblicazione su questo blog.Mi impegnai con lui per soddisfare la sua richiesta.Cosa che mi sono subito premurato di adempiere, dopo le notizie riguardanti il pellegrinaggio dei pratesi-pannesi e i lavori alla chiesa al convento.
Non volgio dimostrare o mostrare niente che non sia già acquisito come modo e costume d'agire, da sempre, da parte dello scrivente e della sua Redazione per notizie, informazioni, opinioni e quant'altro provenga dal mondo pannese, avendo come linea di condotta la correttezza, il rispetto di tutte le opinioni e la totale disponibilità verso chiunque, seguendo la stessa linea comportamentale, intenda usare questo mezzo o il giornale cartaceo per esprimere la propria opinione.
La libertà di pensiero e di espressione è garantita dalla nostra democrazia, ad ogni cittadino italiano deve essere concessa, nel rispetto delle leggi e delle norme civili che regolano la normalità della vita di un Paese come l'Italia e, anche, come Panni, proprio come e nel modo richiesto dal compaesano Antonio Cocciardi, che ringrazio per aver contribuito a dimostrare la perfetta imparzialità dalle parti politiche locali sia quale direttore che da parte delle rispettabilissime persone che mi onoro di avere quali collabboratori di Redazione.
Il direttore.
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