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L'ARTICOLO
Tutte le strade portano a Roma?
Non è proprio così da quando una frana ha isolato la Puglia dal resto d’Italia.
Un tempo tutte le strade portavano a Roma e, si presuppone, consentivano anche il tragitto di ritorno. Ora non sempre o con difficoltà. Così che da un lato si parla di mondo globalizzato, di flessibilità del lavoro, di necessità di cogliere le occasioni là dove si presentano, poi basta una frana a far affiorare le difficoltà di chi è costretto a lasciare la propria città ed anche i limiti della politica, che propone grandi opere, si sfianca in battaglie ideologiche, ma non sa stare al servizio del cittadino, quando oggettivamente serve. Così andare a Roma, non ad Hong kong, dalla Puglia, da Molfetta, è diventa un’impresa. Da quasi due mesi infatti, questo collegamento ferroviario è interrotto. A Montaguto, vicino Avellino, una frana ha invaso i binari, impedendo il passaggio dei treni. All’inizio la cosa è stata pure tenuta sotto silenzio, i viaggiatori prendevano posto tranquilli, per scoprire a Foggia di dover scendere, montare su autobus sostitutivi e poi a Benevento rimettersi in treno. Tempo di percorrenza stimato: non meno di sei ore in Eurostar, rispetto alle quattro ordinarie. Nessun avviso alla biglietteria, nessun annuncio sul sito di Trenitalia, perlomeno fino a che è montata la protesta. La capitale è diventata più lontana e l’utilizzo dei mezzi pubblici più difficile, chi può ripiega sull’auto e si complica la vita dei tanti pendolari del fine settimana, anche di Molfetta. Soprattutto giovani, andati via alla ricerca di una sistemazione professionale, che non vogliono perdere le loro radici e tornano volentieri tutte le volte che possono, per la famiglia, per gli amici, per mantenere le abitudini della vita di sempre. Emigranti, è il caso di cominciare ad usare le parole precise, già danneggiati dalla soppressione della tratta Easyjet Bari-Roma, che consentiva di volare a basso prezzo, raggiungendo in tempi rapidi e a prezzi accessibili la capitale. Ne abbiamo già parlato qualche numero fa, i pendolari si sono mobilitati, hanno fondato, come usa ora, un gruppo su Facebook, che ha millecinquecento iscritti, hanno mandato mail, lanciato appelli, provato a coinvolgere istituzioni e politici. Praticamente senza alcun risultato. La compagnia non ripristinerà i voli low cost e, informa Cristina, giovane ingegnere con lavoro a Roma, ma intenzionata a non abbandonare Molfetta, protagonista di questa battaglia: “Nessun'altra compagnia lo farà”. Adesso, però, le cose si sono complicate. La frana ostacola le comunicazioni via treno, Alitalia ha aumentato ulteriormente i prezzi dei biglietti e, conclude Maria Cristina: “Noi siamo sempre più isolati e non garantiti da nessuno. Abbiamo scritto a Vendola mille volte, ad Emiliano, al sindaco di Molfetta ed agli enti che potevano essere pertinenti. Ma niente mai neanche una risposta. Solo il sindaco Emiliano ha fatto finta di risentirsi. In quanto a Vendola, quando lui ha avuto bisogno di noi, ci siamo mossi a nostre spese da ogni dove in Italia pur di vedere la Puglia Migliore ed ora che abbiamo bisogno di lui...” . Dopo molte proteste, come questa di Cristina, in effetti qualcosa si è mosso, la Regione Puglia ha concluso una convenzione che porterà alla riduzione sul biglietto ferroviario tra il 20 e il 50 per cento sulla tratta che da Roma raggiunge la Puglia e pure un accordo con Alitalia, che si farà carico fino al 30 aprile di mille posti in più a tariffe low cost, che, però, sono già esauriti. L’appena rieletto presidente della Regione, al suo ritorno dalla pausa post elettorale, si è recato proprio sul luogo della frana a Montaguto; è già qualcosa, per far sentire i cittadini meno soli. Quando si fanno le analisi del voto e si invoca un maggior radicamento con il territorio, bisognerebbe ricordare proprio questi casi, le esigenze concrete di chi combatte giorno dopo giorno e vorrebbe dalle istituzioni almeno sentirsi ascoltato, per non ritrovarsi ad affermare, come Cristina: “Possibile che sti maledetti politici ci cerchino solo quando serve a loro e poi ci lasciano per strada quando ne abbiamo bisogno?”. l.s.
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Ringrazio il direttore del periodico di Molfetta e Bisceglie "IL FATTO" Corrado Germinario per averci partecipato l'articolo pubblicato nel suo giornale a significare che la tragedia della "Frana di Montaguto" non riguarda soltanto i territori della Valle del Cervaro o solo Foggia e Provincia bensì la Puglia TUTTA.
Siamo lieti della sua attenzione restando disponibili per tutto ciò che la Puglia necessita per il diritto ad una esatta e sana informazione dei suoi cittadini.
Cordialità.
Il direttore
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