mercoledì 29 settembre 2010

Comunicazione di...servizio.

Per obbligo morale e per la corretteza-rispetto, che hanno sempre contraddistinto i miei comportamenti nei confronti di tutti gli abbonati da 15 anni ad oggi, mi corre l'obbligo rivolgere agli stessi un vivo appello ad astenersi di inviare somme di danaro per il rinnovo dell'abbonamneto al giornale per l'anno 2011.
In questi giorni ho ricevuto,infatti,assegni e monete, in dollari USA e australiani,per l'abbonamneto al giornale per l'anno 2011.
Ringrazio,con vera commozzione,i compaesani mittenti che hanno voluto usare tanta sollecitudine nel mettersi in regola anche per il prossimo anno e,quindi,assicurarsi di ricevere ancora il nostro giornale,ma...nella massima considerazione e fede che il futuro, il mio e dell'intera umanità,non è programmabile per nostra volontà bensì ripone in Colui che tutto può,da semplice uomo ma di grande Fede,anch'io sono soggetto alla Sua volontà.
Pertanto,almeno per il momento,non sono nella possibilità di dare certezza sulla continuazione della mia attività editoriale anche per il prossimo anno...visto che neanche io lo so adesso.
E' mio proposito la edizione del Calendario Pannese 2011,che vi anticipo sin da ora,sarà corredato con foto di Panni inedite e bellissime,cominceremo a lavorarci su con la tipografia fra qualche giorno appena avrò smaltito la stanchezza psico-fisica dell'ultimo numero del giornale. Il calendario ci dirà, a me per primo,quale futuro avrà il nostro giornale.

Sapete,cari lettori,mi sento un pò come quel poveretto che porta un peso sulle sue spalle, da uomo nel pieno del suo vigore poco risentiva la stanchezza del peso ma nel proseguo del tempo,ad esempio dopo 15 anni nel mio caso,quel peso,pur avedogli dato tante gioie e soddisfazioni,gli diviene sempre più insostenibile e quasi lo soffoca a causa del lento ma costante diminuire delle sue energie,lui vorrebbe continuare a portarlo ma...la vecchiaia è uno stato a cui,fortunatamente,nessun uomo può sfuggire...anche i potenti,i grandi della terra,coloro che si credono immuni dalle umane vicissitudini...arriva...arriva,a chi prima...a chi dopo...ma arriva per tutti,questa è l'unica certezza del domani.
Appartenendo io alla categoria di quegli uomini che si è sempre affidato e si affida tutt'ora alla Volontà di Chi ci ha creato, vivo la mia età con quanto è nelle mie personali possibilità,senza rimpianto alcuno,con la massima tranquillità e serenità che mi deriva dalla certezza di non aver mai volutamente danneggiato alcuno e,qualora fossi stato di utilità per altri, ciò mi rende ancora più tranquillo e...felice.
Non il direttore ma...un uomo qualunque,fiero di esserlo.
Pietro De Michele

lunedì 27 settembre 2010

OGGI SPOSI

Oggi alle ore 10,30 presso la chiesa nuova del convento si sono uniti in matrimonio Michele Lapolla e Valeria De Cotiis dell'Old Garden.

Agli sposi e ai loro genitori e parenti tutti i nostri più sentiti ed affettuosi auguri.

Il direttore e famiglia.

domenica 26 settembre 2010

Mezzo secolo di vita "insieme"...

 Settembre 1970 - settembre 2010

40 anni di matrimonio + 9 anni di fidanzamento

della nostra vita

I N S I E M E
 Grazie Signore per averci benedetto con il dono dei figli e dei nipoti, vera ed unica gioia della vita.


Io ed Anna Ti ringraziamo e con noi la nostra famiglia tutta.



Un marito e una moglie, un padre e una madre, un nonno ed una nonna grati e felici.

Pietro re 30 pil e Anna la Zucara.

sabato 25 settembre 2010

AVVISO AGLI ABBONATI RESIDENTI PANNESI

Per il tramite di un cortese corriere residente ed impaziente di leggere il giornale quanto prima, Giuseppe Rucci, i giornali sono da stasera a Panni, pertanto gli abbonati possono ritirarlo presso il Bar Rucci alla Taverna.
La spedizione per tutte le altre destinazioni sarà preparata lunedì e partirà nella giornata di martedì.

Quand arriv e se arriv nu lu sacc manc ie.

Nell'attesa un paesano saluto a tutti.
Il direttore

martedì 21 settembre 2010

Ecco la prima pagina del nuovo numero del giornale

Il direttore

Tonino Mauriello sulla frana di Montaguto ci aggiorna

Mauriello per la Gazzetta del Mezzogiorno di Foggia e p.c. Direttore Il Castello

Progetto definitivo per la frana di Montaguto
Presentato a Savignano il progetto definitivo che apre alla seconda fase degli interventi sulla frana di Montaguto, necessari per la salvaguardia della viabilità della S.S. 90 e della linea ferroviaria Foggia-Napoli. Durante la conferenza dei servizi svoltasi nell’aula consiliare del comune di Savignano Irpino il commissario Nicola Dell’Acqua, delegato del sottosegretario Bertolaso, ha illustrato con l’ing. Pepe il progetto definitivo, che prevede la sistemazione ed il drenaggio delle acque superficiali e profonde nel corpo stesso della frana che ancora oggi continua a scivolare a circa un cm al giorno.

Il lavoro progettuale è stato realizzato dall’Università di Firenze e quella del Sannio, già centri di competenza della stessa Protezione Civile in collaborazione con il C.N.R. di Torino con i rispettivi tecnici ing. Borsotti dello studio Ingeo, prof. Casagli del dipartimento Scienze della Terra, prof. Guadagno e ing. Lollino. Erano presenti alla conferenza il Ministero dell’Ambiente, l’Esercito Italiano con il Genio Guastatori di Foggia, la Prefettura di Avellino, l’Autorità di Bacino della Regione Puglia, la Comunità Montana dell’Ufita, l’ARPAC di Avellino, il Corpo Forestale e il Genio Civile di Ariano Irpino, due tecnici del commissario De Biase, i responsabili di Trenitalia e ANAS, Italia Nostra ed i sindaci di Savignano Irpino, Greci, Montaguto e Bovino.

Unanime è stato il parere positivo alla realizzazione del progetto definitivo. E’ auspicabile che si passi al più presto alla realizzazione delle opere necessarie per garantire definitivamente la stabilità del territorio. Un appello corale all’ANAS di Foggia a sistemare al più presto i tratti sconnessi della SS90 delle Puglie.

Panni 21/09/2010
Antonio Mauriello
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Grazie Tonino per la tua consueta sollecitudine nel divulgare informazioni che ci riguardano da vicino,la tua presenza,in assenza delle istituzioni pannesi,ci conforta e tranquillizza tutti.
Il direttore

venerdì 17 settembre 2010

La trentesima vittima della pace.

E siamo a trenta!Alessandro Romani, 36 anni, è la trentesima vittima italiana della missione di "pace" in Afganistan.
Di diverso c'è soltanto il nuovo nominativo di un soldato italiano caduto in missione di pace, tutto il resto è routine a cui ormai siamo tutti abituati.
Oggi e domani il profondo cordoglio delle più alte istituzioni italiane, messa solenne, messaggi di cordoglio nazionale, dopodomani tumulazione e...avanti il prossimo.

Mi chiedo se fosse meno tragico parlare di missioni di guerra, saremmo, quanto meno, nel tema e morire in guerra è cosa normale, anormale ed inconcepibile, invece, è morire...in pace.

Tre milioni di euro al giorno costa all'Italia portare la pace in Afganistan, oggi 300 operai del tabacco in provincia di Lecce rischiano la chiusura della fabbrica delle sigarette MS a causa di mancanza di finanziamenti per continuare il lavoro pari a qualche milione di euro...spiccioli in confronto alla mastodontica spesa giornaliera per missioni di pace,basterebbe un solo giorno di risparmio per questo impegno internazionale e 300 operai assicurerebbero il pane quotidiano per loro e per le loro famiglie.

Addio Alessandro e grazie per la fiducia che ci hai accordato quando sei partito per portare la pace nel mondo sacrificando la tua giovane vita e perdona la nostra falsità...non la pace ma alla guerra ti abbiamo mandato.
Un padre che piange suo figlio ucciso dalla umana falsità.

Un po di panico a Foggia e a Panni.

Alle ore 14,18 a Foggia si è avvertita una leggera scossa di terremoto,durata non più di 5 secondi.
Tre minuti dopo Tonino Mauriello da Panni mi informava la stessa cosa avvenuta a Panni.
Ovviamente un pò di panico non è mancato, dovuto alle trascorse tragedie che ha coinvolto e coinvolge tutt'ora la nostra Italia.
Il direttore

sabato 11 settembre 2010

ADDIO MAESTRA

Sono tornato da un paio d'ore fa da Savignano Scalo per dare il mio personale saluto a don Peppe Membrino per la perdita della sua cara moglie la Maestra Lina Petronella.
Coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerli, come me, sanno che persone sono e chi era la Maestra Lina, la M maiuscola è data con proposito,perchè ne ha ben donde per le sue alte qualità umane e di insegnante, madre e nonna di rare virtù.
Maestra a scuola e Maestra nella vita.
Nella mia fanciullezza ebbi la ventura di conoscere la Maestra Lina e suo marito don Peppe Membrino e, quei giorni, sono e resteranno incancellabili nella mia memoria finchè mi resterà vita con la speranza, come ho detto a don Peppino stamattina, di poter godere della nostra compagnia più a lungo...magari per l'eternità.

venerdì 10 settembre 2010

Se sono assente

in questi giorni dal web è dovuto al fatto che sto preparando il nuovo e ultimo numero del giornale e, molto probabilmente, anche il calendario pannese 2011,un ricordo che lascio ai miei fedeli abbonati.

Inutili e non produttivi di cambiamento decisionale sulla continuazione dell'edizione da parte dello scrivente del "IL CASTELLO" Il Giornale dei Pannesi.

Avremo modo e maniera in futuro per uno scambio di opinioni in proposito.

Grazie a tutti.

Il direttore

mercoledì 8 settembre 2010

LUTTO PANNESE

Oggi verso le ore 15,00 presso gli OO.RR. di Foggia è venuta a mancare all'affetto dei suoi cari MARIA RUCCI in Cagliuli...la parrucchiera di Panni.
Le esequie si svolgeranno domani a Panni alle ore 15,00 e tumulata nel locale cimitero.
Al marito Carlo e ai figli Salvatore e Teresa Grazia, nonchè alla nuora Giusi Lembo, al genero Gianni Liscio,alla sorella Giovanna e nipoti tutti vanno le nostre doglianze per la perdita di una donna, madre e nonna esemplare.

Il direttore a nome e per conto della propria famiglia e della gente pannese nel mondo che ricorderanno Maria insieme ad una preghiera...per la sua anima.

lunedì 6 settembre 2010

E' NATO

ALLE ORE 16,12 E' NATO FABIO DE MICHELE di Giovanni Luca De Michele e Scopece Rossella, alla stessa ora, 24 ore dopo,della primogenita Sabrina.

Ringrazio il Signore che nella Sua immensa misericordia e bontà ha guardato verso il suo umile servitore e nonno...ultrafecilissimo.

Sia lode a Lui nei secoli.

Benvenuto tra noi Fabio.

Nonno,nonna e la famiglia tutta.

domenica 5 settembre 2010

Ha già due anni.

Oggi la mia stellina Sabrina compie due anni,come passa il tempo,la vedo ancora appena nata...ieri.Ma è oggi...due anni dopo.
Abbiamo festeggiato il suo compleanno nell'intimità della nostra casa,senza la presenza della madre.
La madre le sta preparando il più bel regalo che possa esserci al mondo: UN FRATELLINO!
Infatti siamo in ansiosa attesa di notizie dalla Maternità...di minuto in minuto.
Se Fabio De Michele nascerà oggi,così com'è preventivato,avrà il giorno del compleanno in comune con la sorellina Sabrina: il 5 settembre.
Però,caro nipote Fabio,non c'è alcuna fretta,prenditela comoda tanto noi ti aspettiamo,è da più di otto mesi che ti aspettiamo.
Dopo Serena e Sabrina le due stelle del firmamento dei 30 pil sta per arrivare un 30 di razza pura,figlio di Giovanni Luca e nipote del...nonno più felice al mondo.
Mè...Fabiucc mie...ratt ra fà,nun ce facenn aspettà tropp... 

venerdì 3 settembre 2010

Presentazione1[1]

I lavori del restauro alla chiesa del convento
Al Direttore del giornale “IL CASTELLO” per la pubblicazione on line

Sunto del discorso esposto dagli operatori della Cnido snc in data 21/08/2010 presso la Chiesa di S. Maria del Bosco.

E’ per me un onore partecipare a questo lieto evento di inaugurazione che ridona dignità ad un documento del passato così ricco di storia e devozione, e dunque ringrazio per l’invito il sindaco del comune di Panni , il vice sindaco e il direttore dei lavori, l’architetto Michele De Cotiis, una triade di uomini spinti dall’amore per l’ arte e la cultura e dalla voglia di preservare i simboli della nostra società dalle ingiurie del tempo, affinché se ne trasmetta una memoria oggettiva .

Mi presento, sono Chiara Muschitiello , legale rappresentante della ditta Cnido, società che si occupa del restauro conservativo di manufatti di interesse storico- artistico sottoposti a vincolo; attiva nei seguenti settori: restauro conservativo di manufatti lapidei, terracotta, tele, dipinti murali, manufatti metallici, manufatti lignei ed affreschi.

L’iter di questo progetto, secondo quanto previsto dal ministero per i beni e le attività culturali, è basato su un approccio al manufatto di tipo conoscitivo, che considera l’opera non un oggetto puramente estetico privo di memoria, ma come una fonte di informazioni, un documento storico che porta sulla propria pelle i segni del suo passaggio.

Questo orientamento di tipo filologico, ci guida attraverso un percorso preciso che, prima di arrivare alla redazione di un progetto si pone l’obbiettivo di conoscere la storia del manufatto, per stabilirne il suo significato storico- artistico , e le eventuali alterazioni apportate alla sua fisionomia e struttura,attraverso i secoli.

In questo compito sarà d’aiuto la raccolta di documenti d’archivio, da fonti pubbliche o private, comprese testimonianze di tipo orale di eventi particolari, che possono supplire eventuali mancanze di documentazione.

L’indagine storica preliminare sarà affiancata da indagini di carattere scientifico, allo scopo non solo di individuare i materiali di cui è composta l’opera e poter stabilire lo stato di conservazione in cui versa attualmente, ma anche la successione delle stratificazioni storiche di eventuali interventi pregressi. Solo dopo questo studio accurato, sarà possibile decidere le caratteristiche e i limiti dell’intervento.

Per il nostro altare policromo obnubilato da tanti interventi manutentivi, è importante il confronto diretto tra le diverse professionalità che partecipano all’intervento, ossia lo storico dell’arte nominato dalla Soprintendenza e responsabile dell’alta sorveglianza, il restauratore ed il chimico.

Successivamente seguirà il cronogramma degli interventi con i seguenti step : rilievo grafico in scala con mappature del degrado; indagine stratigrafica realizzata con bisturi a lama intercambiabile atta ad individuare le stratificazioni, analizzare per quale scopo sono state eseguite e, soprattutto, se incidono negativamente sulla conservazione dell’opera.

Diversamente da quanto accadeva circa trenta anni fa, quando si operava ancora un restauro di tipo ‘archeologico’ finalizzato al completo recupero dell’originale, oggi in Italia si tende sempre più a valorizzare i cosiddetti ‘restauri storici’ e ogni rimozione viene sempre ragionevolmente motivata. Tuttavia anche in questo caso dipende dal reale valore della ridipintura: se si tratta di un vero e proprio rifacimento, che assume quindi anche un valore artistico, o se invece consiste in una semplice ripassatura di particolari secondari, che, alteratasi cromaticamente nel tempo, impedisce un’armonica lettura dell’opera.

In genere, e come nel nostro caso specifico, qualora l'opera, dopo una attenta lettura, si presenti integra, la stratificazione viene rimossa, tanto più se comporta il degrado dell’oggetto o, almeno, ne impedisce il corretto intervento conservativo.

Il manufatto sarà anche interessato da opere di preconsolidamento, fondamentali nel caso ci si trovi dinanzi a materiali molto degradati e tali per cui si ritiene necessario un intervento preventivo alla pulitura.

Seguono le ulteriori fasi:

1. Opere di pulitura, atta a rimuovere dalla superficie ogni deposito che possa causare degrado, senza per questo spingersi a una pulizia assoluta, che eliminerebbe anche i segni del tempo;

2. Opere di consolidamento, nel caso di materiali lapidei porosi per ricostituire la struttura chimico-materica e riportare la porosità a valori adeguati;

3. Opere di protezione, soprattutto dagli agenti atmosferici e inquinanti per impedire il riformarsi del degrado;

4. Opere di manutenzione, interventi minimi ma sistematici nel tempo, in modo da avere una continua cura del bene culturale, garantendone sopravvivenza e la qualità, evitandone nuovi degradi.

Ogni intervento sarà supervisionato dai restauratori del Ministero e dagli storici dell’arte responsabili dell’alta sorveglianza per il territorio di Foggia; queste le fasi che andremo a realizzare sull’altare maggiore nel pieno rispetto della normativa vigente.

Ringraziandovi per la gentile attenzione vi aspetto alla prossima inaugurazione dell’altare maggiore riportato all’antico splendore.

giovedì 2 settembre 2010

Il nostro Prof. Renato De Michele ancora e ancor di più.

FFFORTISSIMOLa musica dei bambini


E’ uscita l’ultima ‘fatica’ del nostro compaesano prof. Renato De Michele: il volume “fffortissimo”, curato insieme a E. De Rosa e D. Facchini, edito dall’ISMEZ di Roma (Ist. Naz. Svil. Musicale del Mezzogiorno).

Il volume raccoglie le risultanze del progetto omonimo di musicoterapia svoltosi in 4 scuole medie in altrettanti quartieri di Napoli, fra il 2007 ed il 2008.Titolare del progetto è stato l’ISMEZ di Roma.



Con queste parole il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è espresso nei confronti del progetto ‘fffortissimo’:

“Con il progetto ‘fffortissimo’, ricerca e intervento sperimentale sull’applicazione della musicoterapia in ambito scolastico, Napoli 2007-2008” l’ISMEZ conferma il suo costante impegno culturale e sociale a favore di un equilibrato sviluppo della personalità degli studenti.


La vostra ricerca privilegia la diffusione della musica come linguaggio universale capace di far esprimere, attraverso forme e tecniche diverse, i disagi e le motivazioni profonde dei bambini e degli adolescenti valorizzandone capacità e potenzialità.


In questo spirito il Presidente della Repubblica esprime apprezzamento per l’intero progetto e augura all’ISMEZ il miglior successo dell’iniziativa”.

Il progetto si è caratterizzato per il coinvolgimento di ben 68 figure professionali, suddivise in: 1 responsabile del progetto, 2 coordinatori, 3 consulenti scientifici e supervisori (i curatori del volume), 34 musicoterapisti, 24 docenti, 4 psicologi. Questa ampiezza ha fatto sì che lo si è potuto definire come il più ampio progetto al mondo per questa disciplina (v. Congresso Mondiale di Musicoterapia, Buenos Aires, 2008).

Cos’è la Musicoterapia? “La musicoterapia è l’uso della musica e/o dei suoi elementi (…) all’interno di un processo definito per facilitare e promuovere la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione ed altri obiettivi terapeutici degni di rilievo, nella prospettiva di assolvere i bisogni fisici, emotivi, mentali, sociali e cognitivi. La musicoterapia si pone come scopi quelli di sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni dell’individuo in modo che egli possa ottenere una migliore integrazione sul piano intrapersonale e/o interpersonale e, conseguentemente, una migliore qualità della vita attraverso la prevenzione, la riabilitazione o la terapia.” [Definizione della WFMT, Fed. Mond. Musicoterapia, Amburgo, 1996].



-SCHEDA-

FFFORTISSIMO – LA MUSICA DEI BAMBINI

“Ricerca e intervento sperimentale sull’applicazione della musicoterapia in ambito scolastico.

Napoli 2007-2008”.

A cura di Renato De Michele – Elena De Rosa – Diana Facchini

ISMEZ Ed., pp. 312, Collana ‘Gli Archetti’, Roma, € 25,00. ISBN 978-88-89675-06-3.

Con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica.

Con l’adesione del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Pubblica Istruzione.

INDICE: Introduzione; Premessa; Presentazione; 1. La musicoterapia; 2. Il progetto; 3. Preadolescenza, contesti e musicoterapia. Aspetti psicologici generali e specifici; 4. L’intervento a Napoli; 5. Aspetti metodologici; 6. Gli interventi di musicoterapia. Gli Istituti. Le caratteristiche; 7. Aspetti scolastici e didattici, alunni, insegnanti e musicoterapia; 8. Le risultanze; 9. La parola alle Scuole; 10. La supervisione; 11. Conclusioni; Appendice; Bibliografia.
I curatori:
R. De Michele, musicista; musicoterapista; Commissione Pratica Clinica della WFMT, Fed. Mond. Musicoterapia.
E. De Rosa, psicoterapeuta; musicoterapeuta; Dipartimento Salute Mentale Distr. 28 ASL Napoli 1 Centro.
D. Facchini, musicologa; docente Educ. Musicale Scuole Medie; dir. ISFOM, Ist. Formaz. Musicoterapia, Napoli.
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...e noi che parenti siamo gioiamo...gioiamo
Pietr re 30 pil...cum a isse.

mercoledì 1 settembre 2010

The Cotoia Family

Abbiamo avuto il piacere questo scorso agosto pannese di conoscere e trascorrere insieme alcune piacevoli ore in loro compagnia di parenti che vivono negli USA discendenti Giovanni Cotoia e Annantonia De Santis, nati entrambi a Panni e poi emigrati in USA un secolo fa. I loro tre figli, Antonio, Cristina e Alberto e altri sei componenti della famiglia Cotoia, che oggi negli USA assomma a 42 persone, sono venuti in Italia per conoscere il paese di origine dei loro genitori: Panni. Ne sono rimasti tutti entusiasti ed innamorati!La nostra parentela con loro proviene dalla nostra nonna paterna, Maria Giuseppa De Santis che sposò Luigi De Michele ( 30 pil) che fu sorella,quindi,di Annantonia De Santis in Cotoia.

Persone di rara squisitezza e cortesia, massima civiltà nei modi e nei comportamenti, contagioso il loro entusiasmo e la loro allegria, felici di aver trovato le proprie origini e di stare insieme a gente proveniente dallo stesso ramo genealogico pur essendo nati e cresciuti in mondo totalmente diverso e tanto lontano, di cui non ne hanno avvertito alcun disagio bensì hanno vissuto quei giorni e quelle ore a Panni in tutta gaiezza e beatitudine.

Voglio dedicare a loro questo affettuoso ricordo, corredato da alcune foto, per significare che io per primo e tutta la famiglia dei “30 pil” abbiamo goduto della loro presenza altrettanto quanto loro stessi e che resteranno sempre nei nostri ricordi più affettuosi.

E tutto questo lo si deve alla cara cugina Diane McCaffry la quale nelle sue scoperte parenterali in Panni e negli USA è stata la pioniera e l’artefice unica di quanto è stato e di quanto potrà ancora essere. Grazie Diane e un affettuoso arrivederci alla famiglia Cotoia.

Ora affido il mio scritto in italiano ad un traduttore on line sperando che l’inglese che sarà trascritto dia almeno il concetto di quanto abbia voluto esprimere nella lingua italiana.

Pietro “re 30 pil”.

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We had the pleasure this past August Pannese to know and spend some pleasant hours together with them to relatives living in the U.S. and Annantonia Cotoia descendants John De Santis, both born in Panni and then emigrated to the U.S. a century ago. Their three children, Antonio, Cristina and Alberto and six other members of the family Cotoia, which now totals 42 people, came to Italy to know the country of origin of their parents: Cloths. They were all excited and in love! Our relationship with them comes from our paternal grandmother, Mary who married Giuseppe De Santis Luigi De Michele (30 pil) sister who was, therefore, Annantonia De Santis Cotoia.

People of rare delicacy and courtesy, the highest civilization in the manner and behavior, their contagious enthusiasm and joy, happy to have found its origins and being with people from the same family tree branch while being born and raised in the world totally different and so far, which have not experienced any discomfort but have lived those days and those hours cloths across gaiety and happiness.

I want to dedicate this to their affectionate remembrance, accompanied by some photos to signify that I for one and all the family "30 pil" we enjoyed their presence just as themselves and that will remain forever in our fondest memories.

And all this is due to my dear cousin Diana MacCaffry which its discoveries parenteral cloths and the U.S. was the pioneer el'artefice only to what was and what may yet be. Thanks Diane and a warm goodbye to the family Cotoia.

Now I commend my written in Italian with a translator online hoping that English to be transcribed at least give the concept than I wanted to express in Italian.

Peter re 30 pil.