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Università del Crocese – Martedì 22 novembre
Martedì 22 novembre alle ore 17,00 presso i locali della 1° circoscrizione Arpi - Croci Nord, lo studioso Carmine de Leo terrà una conferenza sulla storia gastronomica della Capitanata.
L’iniziativa fa parte del programma di ricerca etnografica in Capitanata condotto da Giuseppe Donatacci e si inquadra nel tema del “cibo rituale: riti e significati simbolici del cibo”.
Il de Leo, scrittore e giornalista foggiano, già autore di numerose pubblicazioni di storia locale, tra cui varie anche in tema gastronomico, come: “Facezie e storie di cucina”, “Storia gastronomica della Capitanata”, “Natale, tradizioni e gastronomia”, “Il pane dei Santi, le pietanze nella religiosità popolare”, ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali e componente della Società di Storia Patria, terrà una relazione dal titolo: “Storie di cucina”.
La relazione si snoderà lungo un percorso di reminiscenze storico-gastronomiche, partendo dall’epoca romana, fino ad arrivare alla cucina dei nostri nonni; usi e costumi scomparsi, ricette antiche sopravvissute nei secoli, sfidando la memoria ed il tempo con il loro gustosi ingredienti.
Saranno illustrate antiche ricette, come il pane schiavonesco all’uso di Corato, ritrovata annotata su un manoscritto settecentesco di un notaio di Vieste e testimone degli intensi scambi culturali tra la Capitanata e l’altra sponda Adriatica.
Sapori e storia si fondono mirabilmente per riscoprire le nostre più genuine fonti culinarie, che Carmine de Leo ha ritrovato nei suoi studi presso gli archivi locali.
Etnografia e storia, quindi, si inseriscono in questa serie di appuntamenti culturali del programma per il biennio sociale 2011-2012 dell’Università del Crocese.
Nel corso della relazione sarà evidenziato anche il valore simbolico di alcuni alimenti mutuati, in seguito, anche dalla religione, non a caso, il relatore è autore di uno specifico studio sulle pietanze, come ad esempio il pane di Sant’Antonio ed altre, oggetto di culto della nostra religiosità popolare.
Il Presidente Giuseppe Donatacci
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