LA VITA E LA MORTE di Giovanni Rainone
La vita,ci viene data,
ci viene tolta.
La donna,ci consola,
a Dio ci avvicina;
la tradizione dei pastori e contadini
ci fa diventare uomini,
i sacrifici,lo studio il lavoro,
sul più bello si va là
a vivere nell’altro regno.
Ognuno a fare il suo mestiere
scolpire le pietre,zappare il terreno,
coltivare la vigna e l’oliveto,
a fare il pastore
suonano le zampogne e le ciaramelle
anche in paradiso,
La vita,si vive,pensando
sempre che possa essere l’ultimo giorno
di questo lungo pellegrinaggio;
mai rimandare a domani
quello che posso fare oggi.
La vita è fatta di parole
gettate al vento,
di ombre seminate al chiaror di luna,
di desideri espressi a stelle cadenti;
di paure nascoste nell’inconscio
di insicurezze dell’altro mondo:
il mondo eterno.
La vita si arresta sul più bello,
compare la morte,
ci fa paura,ci fa sentire più soli;
una bara che se ne va a riposare
sotto il freddo marmo,
mentre il caro riposerà per sempre
nel cuore di qualcuno,non morirà mai,
per sempre vivrà in lui.
sull’aia intorno al Signore
si fa festa e banchetto.
__________________
Pubblicata su Facebook questa bella poesia di Giovanni Rainone in occasione della morte del compaesano Michele Tavano la partecipaimo ai nostri lettori.
Bravo Giovanni.
Il direttore
La vita,ci viene data,
ci viene tolta.
La donna,ci consola,
a Dio ci avvicina;
la tradizione dei pastori e contadini
ci fa diventare uomini,
i sacrifici,lo studio il lavoro,
sul più bello si va là
a vivere nell’altro regno.
Ognuno a fare il suo mestiere
scolpire le pietre,zappare il terreno,
coltivare la vigna e l’oliveto,
a fare il pastore
suonano le zampogne e le ciaramelle
anche in paradiso,
La vita,si vive,pensando
sempre che possa essere l’ultimo giorno
di questo lungo pellegrinaggio;
mai rimandare a domani
quello che posso fare oggi.
La vita è fatta di parole
gettate al vento,
di ombre seminate al chiaror di luna,
di desideri espressi a stelle cadenti;
di paure nascoste nell’inconscio
di insicurezze dell’altro mondo:
il mondo eterno.
La vita si arresta sul più bello,
compare la morte,
ci fa paura,ci fa sentire più soli;
una bara che se ne va a riposare
sotto il freddo marmo,
mentre il caro riposerà per sempre
nel cuore di qualcuno,non morirà mai,
per sempre vivrà in lui.
sull’aia intorno al Signore
si fa festa e banchetto.
__________________
Pubblicata su Facebook questa bella poesia di Giovanni Rainone in occasione della morte del compaesano Michele Tavano la partecipaimo ai nostri lettori.
Bravo Giovanni.
Il direttore
Nessun commento:
Posta un commento