sabato 14 novembre 2009

Dalla Gazzetta della Capitanata del 8 novembre u.s.


Bovino accanto al santuario di Valleverde
Una residenza per anziani in un ex albergo-ristorante


Bovino.Presto anche Bovino avra' una casa per gli anziani.Infatti il progetto prevede l'adeguamento di una parte dell'immobile,gia'albergo-ristorante,che si trova proprio accanto al santuario di Valleverde,di proprieta'dell'omonima fondazione,in RSSA con 60 posti letto,cio' significa che beneficera' dell'integrazione giornaliera per una cifra a partire da 33 euro per ogni anziano da parte della Regione Puglia.La progettazione e' stata affidata a Enzo Botticelli,la direzione dei lavori a Giuseppe Magalli,l'impresa costruttrice e' la soc.coop.liber costruzioni di S.Severo coordinati dall'ufficio tecnico di Bovino.I lavori iniziati il 14 Settembre scorso termineranno probabilmente a fine anno.
Sorprende pero', come le autorita' preposte alla concessione delle autorizzazioni per questo tipo di strutture, ASL e Regione,non abbiano considerato l'eventuale danno che potrebbe derivare all'analoga RSSA gia' attiva, da circa 4 anni, nel comune confinante di Panni, che oggi registra il pieno di presenze con i suoi 60 posti letto, di cui 18 riservati all'ospedale di comunita'.Ricordiamo che questo piccolo comune del preappennino Dauno con circa mille anime residenti, paga un mutuo ventennale alla Cassa Depositi e Prestiti, di 4 miliardi delle vecchie lire proprio per costruire con tanti sacrifici questa struttura.Se si verificasse un calo di presenze in tale struttura per il sorgere di altre Rssa,a chi il piccolo comune di Panni dovrebbe addebitare tale danno, che inevitabilmente porterebbe anche alla diminuizione dell'occupazione?E'inutile dire che i comuni piu' grandi sarebbero quelli piu' avvantaggiati da tale situazione.E' necessario ed urgente allora una pianificazione nel settore da parte della Regione Puglia

1 commento:

IL CASTELLO ha detto...

La riflessione del collega giornalista mi trova perfettamente in linea.Fino a qualche anno fa parlare di simili investimenti era impensabile,assumere mutui era un azzardo molto rischioso ma,com'è uso e non solo nelle piccole comunità come le nostre,basta che il primo faccia una mossa e l'azzecca subito dopo seguono estusiastici emulatori.
Certamente la RSSA di Panni potrebbe subire danni qualora si guardi la sua posizione logistica da Foggia,Bovino è a 20 km. e Panni a 55 km.,quindi va da sè che i parenti dell'anziano da ricoverare scelgano la località più vicina per una somma di motivazioni facilmente intuibili.
Bovino e,già se ne parla,anche Deliceto ha progetti simili e,quindi,fare oggi,queste considerazioni sono più che giustificate,pertanto necessita un piano regionale che coordini la materia e individui la localizzazzione di tali strutture in base a indici specifici.
Intorno alla questione ruotano altre motivazioni tutte a spingere la promozione di tali progetti pubblici a beneficio di privati,in questo caso di anziani,ma ci sono altri benefici ed altri beneficiari,non anziani fra l'altro,che,pur di raggiungere scopi ed interessi personali,poco cale che Panni domani potrebbe subire danni da questo progetto.
Ma queste sono storie che non si scrivono e non si leggono da nessuna parte ma lo si constata di fatto nel momento in cui il beneficiario ha beneficiato.
Allora tutti noi da bravi pannesi esclameremo:" Maronn...ai vist a quidd?A ier facev lu sguatter e oie iè reventat ririgent no na vota ma roie vote...maroonn e che casion..."
Proprio così:c'è chi può,anche due volte,e chi non può...neanche mezza volta.