Cav. Giovanni De Michele |
Il 22 maggio 1986 il Cavaliere del Lavoro
Giovanni De Michele
abbandonava questa vita terrena
non senza lasciare dietro di se
esempi di onestà e rettitudine
comportamentali difficilmente
riscontrabili in questi
"tempi moderni"
dove per modernità si
intende solo e soltanto
opportunismo ed arrivismo,
potere personale imposto agli altri
e non finalizzato per prossimo,
ricchezza, lassismo e...un vuoto
nelle ossa e nell'animo
grave e greve
a tal punto da far riflettere
nel proprio "ego" se questa vita,
è valsa la pena
di viverla oppure è stata vana.
Terribile riflessione è questa!
La fortuna di esserti figlio
mi esimia da tale riflessione,
trovo conforto e tranquillità
di essere quello che sono stato,
di essere quello che sono e,
piacendo al Signore, quello che sarò
perchè sono
TUO FIGLIO!
Pietro re trenta pil
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