Caddi come corpo morto cade...avvolto nelle tenebre per l’ennesima volta,privo di qualsiasi energia,spento.
Un coro di voci “ Ave Maria piena di Grazie…Santa Maria Madre di Dio…” si spandeva in quelle tenebre oscure come sottofondo.
Allora capii! Sto in attesa di transitare nella dimensione post morte.
Non ebbi timore alcuno, anzi mi sentivo attratto e ansioso perché ero certo che da lì a poco avrei potuto rivedere tutti miei cari che mi hanno preceduto, mia madre, mio padre, mio fratello Giggino, mio cugino Gigi e tanti altri il cui ricordo è indelebile nella mia mente.
Con sforzo riuscii a ergermi sul gomito sinistro e con quanta voce rimastami, gridai:“Se è giunta la mia ora…sono pronto!”
Ave Maria piena di Grazia…Santa Maria Madre di Dio…s’intensificò ancor più.
Come un lampo una piccola potente luce si accese in lontananza e, mi resi conto, che avanzava verso di me, e più si avvicinava più lo splendore della sua luce si espandeva tagliando le tenebre. A pochi metri da me in quella luce abbagliante si modellò una forma di un uomo che con passi che non toccavano terra, ma aleggianti nell’aria, bellissimo, vestiva una tunica bianca,e riuscii a vedere i suoi lunghi e fluenti capelli color castano chiaro ma, a causa della luce folgorante che emanava il suo corpo, non riuscii a vedere il suo volto ma i suoi tratti erano di una bellezza indescrivibile. Non mi fu difficile capire chi fosse. Si era Lui, nella sua maestosa presenza divina.
Si fermò davanti a me e,con una voce soave e decisa, mi disse: “Non odi le preghiere della tua gente? ”
Annuii con un cenno del capo.Nella luce splendente vidi una mano, la Sua mano, che si protese verso di me…l’afferrai saldamente e Lui mi tirò su in posizione eretta e soggiunse:
“ No! Non è ancora giunta la tua ora, hai ancora tanto da dare e fare per la tua gente…vai!”
Così come era venuto si allontanò da me ridiventando solo luce che poi si spense in lontananza.Un tunnel apparve alla mia sinistra con la scritta: “Di quì si va per l’umana sofferenza”
Una giunonica e bellissima donna stava all’ingresso, si spostò lateralmente e con un chiaro gesto della sua mano, mi invitò a entrare nel tunnel.
Quando le passai davanti accennò un lieve sorriso. Bella e statuaria come una dea ma di certo non era Maria SS., la madre di Dio.
Così entrai in quel tunnel e le mie orecchie furono colpite dai pianti, dalle urla di dolore e dalle sofferenze umane. Al mio passaggio mani pietose si protendevano chiedendo aiuto per le loro sofferenze…atroci…terribili.Allora piansi amaramente nel vedere l’umanità afflitta da tanto dolore e sofferenza, riconobbi qualche paziente ricoverato insieme a me nello stesso reparto ospedaliero, la incapacità di portare loro un sollievo mi struggeva e distruggeva il corpo e l’anima mia…e mi risvegliai nel mio letto d’ospedale, nr 9, stanza 3.
Uno strano sogno, bello e significativo durante la notte tra l'8 e il 9 marzo.
Nella stessa mattinata di venerdì 10 marzo la mia mente, il mio intelletto cominciarono a riprendere la propria funzione,il mio equilibrio riprese a guidare i miei passi, il mio fisico rispondeva al mio cervello, dopo circa una settimana di vuoto assoluto cominciò il mio ritorno alla Vita.
I tempi di ripresa psico-fisica furono evidenti a tutti, coloro che mi avevano visto prima non credevano ai loro occhi, primario compreso. Mia figlia Ivana, mio figlio Gianluca, mio genero Gianni e cognati Lucia e Tonino Palmieri mi hanno assistito di giorno e di notte, 24 ore su 24. In principio la loro premurosità mi asfissiava, m’innervosiva perché non ne capivo il motivo ma oggi, dopo che mi hanno riferito dei tanti miei comportamenti, di cui non ho alcuna memoria, ho capito…miei angeli custodi e ve ne sarò grato sempre…in eterno.
I miei miglioramenti, dal venerdì a lunedì, furono di una celerità tale che alle ore 13,30 stavo in macchina con mia figlia Ivana che mi riportava a casa mia…dalla mia adorata moglie Anna e dalla mia dolce nipote Serena che mi attendevano entusiaste. Il telefono di casa,mi riferirono,durante la mia permanenza in ospedale, era diventato un incubo per mia moglie e mia figlia Ivana…ora la pace è ritornata nella mia casa e io sono ritornato a vivere.
“Ave Maria piena di Grazie…Santa Maria Madre di Dio” per tre sere presso la chiesa madre di Panni,gruppi di magnifiche persone, capeggiate dal Parroco P.Antonio, hanno concentrato le loro preghiere su di me, quando P. Antonio scoprì e mise sull’altare l’Altissimo, nello stesso istante, quella luce nelle tenebre si accese e mi ridiede la Vita.
Il 22 marzo potei soddisfare un mio sogno: tornare a rivedere Panni, far visita ai miei cari defunti, a pregare e ringraziare la Madonna del Bosco al convento,visitare la Chiesa madre e…nell’oratorio laterale sull’altare capeggiava l’Altissimo e ne rimasi colpito e commosso. Una breve sosta alla mia casa di Panni e rientro alla mia casa di Foggia.
Da tempo mi proponevo di rendere pubblica questa mia testimonianza di Fede ma le mie forze mentali nonché fisiche non me lo consentivano di stare a scrivere sul mio PC per quasi due ore di seguito, oggi ho superato anche questa prova.La mia è una testimonianza di Fede affinchè la gente sappia che la preghiera è fondamentale per vita di un cristiano, grazie ad esse sono ritornato a vivere come prima…meglio di prima.
AVE MARIA PIENA DI GRAZIE…SANTA MARIA MADRE DI DIO…è la preghiera salvifica della intera Umanità.
Il direttore Pietro riconoscente e grato verso coloro che hanno pregato per lui.Lodato sia il Tuo nome Signore...in eterno.
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