Tra i sindaci del Sud a per protestare contro Trenitalia nella capitale c’era anche Ariano Irpino, col l’assessore Luciano Leone e il consigliere comunale Gaetano Bevere in rappresentanza dell’intero territorio della Valle del Cervaro. Hanno fatto sentire alta la loro voce, davanti la sede di Ferrovie dello Stato, contro i tagli indiscriminati di treni e vagoni verso le regioni del sud e contro il sempre più probabile licenziamento di 800 lavoratori di Servirail (ex Vagonlit), Rsi (manutenzioni) e Waastels, società che per decenni hanno gestito, per conto di Trenitalia, i servizi sui “treninotte”: accompagnamento, biglietteria a bordo, manutenzione. Un presidio possente, guidato dai sindaci di Bari, Lecce e Foggia. Questi ultimi dopo non poche pressioni, sono riusciti a farsi ricevere dall’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano. Così il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, dopo il vertice “il nuovo orario entrerà in vigore, con la promessa di modificare nel giro di 20 giorni la programmazione dei treni”.Quattro i temi presentati dai sindaci: le scelte sul libero mercato con la soppressione di treni importanti, il contratto di servizio nazionale tra Trenitalia e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i contratti di servizio a livello locale con le nostre regioni, Puglia, Basilicata e Campania, la questione occupazionale.
Gianni Vigoroso Canale 58 Avellino
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